Irlanda
21-28 agosto 2006
Quando si pensa al dialogo, si è propensi a guardare alle persone lontane, alle altre religioni, agli abitanti di altri continenti. Ma al dialogo dobbiamo educarci in casa nostra. Per questo il primo obiettivo di questi viaggi lo possiamo esprimere con la preghiera che ogni giorno abbiamo rivolto al Signore:
Dammi, o Signore, la gioia di scoprire ed ammirare
le bellezze che attraverso la natura e l'arte
hai profuso ad ogni passo nell'universo.
Dammi la gioia della serena fraternità e della sincera amicizia con tutti quelli che mi hai dato come compagni di viaggio.
Dammi la gioia di scoprire dei buoni fratelli
in tutti quelli che incontrerò sul mio cammino.
Dammi la gioia di apprezzare le buone qualità di ciascuno
e di passare fraternemente sopra i difetti di tutti.
Dammi la gioia della gentilezza e della sensibilità di umore,
della adattabilità alle circostanze,
della sollecita puntualità,
in modo che nessuno abbia da me motivo di tristezza.
E conservami sempre nel cuore
la gioia pensosa del viandante che passa per le vie del mondo
come pellegrino e forestiero
con lo sguardo sempre fisso alla Patria celeste.
Amen
E nel nostro pellegrinare abbiamo potuto ammirare le meraviglie della natura; davvero l'Irlanda è verde, ricca di pascoli e di fiori, e nello stesso tempo maestosa nelle scogliere di Moher, affascinante nelle regioni carsiche, lunare nelle superfici pietrose del Burren. Vogliamo solo presentarvi alcune delle meraviglie che abbiamo ammirato, e dicendovi la nostra gioia quando abbiamo potuto celebrare nella cattedrale cattolica di Belfast accompagnati da una corale anglicana: quanti passi nel dialogo! Per questo abbiamo viaggiato.
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